Sigillanti per fughe

La fuga tra piastrelle risponde a specifiche caratteristiche tecniche (compensa gli effetti della dilatazione termica fra rivestimento e fondo di posa) ed estetiche (valorizza l’intera superficie e minimizza difetti di ortogonalità del rivestimento).

Prima di iniziare la stuccatura delle fughe è necessario attendere che l’adesivo risulti completamente indurito, che siano trascorsi i giusti tempi tecnici di attesa e che le fughe siano pulite e vuote per almeno 2/3 dello spessore. Lo stucco può essere più o meno idrorepellente e a base cementizia o epossidica.

La normativa europea di riferimento è la 13888:2009. La norma si applica ai sigillanti per piastrelle di ceramica per installazioni interne
ed esterne su pareti e pavimenti. La norma fornisce la terminologia riguardante i prodotti, i metodi di lavorazione, le proprietà relative all’applicazione, per i sigillanti per piastrelle di ceramica.

In base a tale normativa i sigillanti per fughe possono essere classificati in:

  • CG2: a base cementizia migliorata, ad elevata resistenza all’abrasione e basso assorbimento di acqua
  • RG: a base epossidica, ad elevata resistenza all’abrasione e all’aggressione chimica.

Come stuccare le fughe con stuccature cementizie

La preparazione dello stucco cementizio è uguale alla preparazione degli adesivi: si ottiene mescolando la polvere cementizia con una percentuale di acqua pari a ca. il 20-25% e si mescola sino ad ottenere un impasto omogeneo.

La miscela va applicata tramite spatola all’interno delle fughe, avendo cura di riempire tutti gli spazi ed eventuali dislivelli. Una volta iniziato il processo di indurimento, sarà possibile procedere alla pulizia dei residui: con una spugna risciacquata frequentemente si lavora in diagonale rispetto alle fughe.

Come stuccare le fughe con stucchi epossidici

Per preparare lo stucco epossidico è necessario versare l’intero contenuto dell’induritore (componente B) nel contenitore del componente A e mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo.

La miscela va applicata tramite spatola, mentre la pulizia degli eccessi di posa va eseguita “a fresco” con un tampone ben imbevuto di acqua e facendo attenzione a non svuotare le fughe.

È molto importante che lo stucco epossidico venga rimosso in ogni sua traccia in questa fase, perché una volta indurito è difficile da rimuovere.

Una SOLUZIONE per ogni ESIGENZA

Ogni cantiere presenta differenti sfide. Per questo le soluzioni HarKoll sono organizzate per aree di utilizzo in modo da offrire a tutti un servizio completo e semplice.

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